In questa guida esploreremo requisiti, vantaggi e modalità di adesione, rispondendo alle domande più frequenti. Inoltre, analizzeremo se il concordato conviene davvero per chi ha una partita IVA.
Il concordato preventivo biennale è una delle novità fiscali più rilevanti del 2024. Ideato per semplificare la gestione delle tasse e garantire maggiore stabilità ai contribuenti, questo strumento si rivolge a professionisti, forfettari e imprese. Se vuoi pianificare meglio i tuoi obblighi fiscali e risparmiare tempo e risorse, il concordato preventivo è la soluzione giusta per te.
La riapertura dei termini di adesione al Concordato Preventivo Biennale: la nuova scadenza
Il 12 novembre 2024, il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto-legge con il quale ha introdotto misure per la riapertura dei termini di adesione al Concordato fissando la nuova scadenza al prossimo 12 dicembre 2024. “Le norme – si legge nel comunicato stampa diramato al termine del Cdm – intervengono al fine di riaprire il termine, inizialmente fissato al 31 ottobre 2024, entro i quali i soggetti che applicano gli indici di affidabilità fiscale (ISA) possono aderire al concordato preventivo biennale”.
Chi può aderire al Concordato-bis
“In particolare, la possibilità di aderire al concordato, presentando apposita dichiarazione dei redditi integrativa, sarà riconosciuta, fino al 12 dicembre 2024, ai contribuenti esercenti attività d’impresa, arti o professioni che hanno presentato la dichiarazione dei redditi entro il termine del 31 ottobre 2024 e, pur avendone i requisiti, non hanno aderito”, si legge ancora nel comunicato stampa.
L’adesione sarà possibile a condizione che nella dichiarazione integrativa non siano indicati un minore imponibile, un minore debito d’imposta o un maggiore credito rispetto a quelli riportati nella dichiarazione presentata entro il 31 ottobre, si specifica nel comunicato
Cos’è il Concordato Preventivo Biennale?
Il concordato preventivo biennale consente ai contribuenti di predefinire l’imponibile fiscale e l’IVA dovuta per due anni consecutivi, semplificando così la gestione delle tasse. Attraverso questo sistema, l’Agenzia delle Entrate punta a ridurre i contenziosi e a migliorare la trasparenza fiscale.
Caratteristiche principali:
- Pianificazione a lungo termine: Imponibili calcolati sulla base dei dati storici.
- Riduzione delle incertezze: Stabilità nei pagamenti fiscali.
- Semplificazione delle pratiche burocratiche: Meno documentazione da presentare.
Come Funziona il Calcolo delle Tasse?
Il calcolo delle tasse con il concordato preventivo è basato su parametri specifici forniti dall’Agenzia delle Entrate. Ecco i passaggi principali:
- Analisi del fatturato: si considera il fatturato degli ultimi due anni.
- Coefficiente settoriale: ogni settore ha un coefficiente per calcolare le imposte.
- Determinazione dell’imponibile: l’importo finale viene predefinito e comunicato al contribuente.
Esempio pratico:
Un professionista con un fatturato medio di € 50.000 potrebbe predefinire un’imposta di €7.500 all’anno, eliminando la necessità di calcoli complessi.
FAQ: Risposte alle Domande più Frequenti
1. Chi può aderire al concordato preventivo biennale?
Qualsiasi contribuente con partita IVA regolare e fatturato conforme ai limiti.
2. Conviene aderire al concordato?
Sì, soprattutto per chi desidera semplificare la gestione fiscale e ridurre i rischi di accertamento.
3. È possibile modificare i parametri dopo l’adesione?
No, l’imponibile è fisso per i due anni di validità del concordato.
4. Quali sono i principali vantaggi per i forfettari che hanno aderito al Concordato?
Semplificazione fiscale, stabilità nei pagamenti e riduzione delle incombenze burocratiche.
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